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La Legge Sabatini: un’opportunità di crescita per le PMI italiane

La Legge Sabatini, ufficialmente denominata “Nuova Sabatini”, è un’agevolazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che sostiene le PMI italiane nell’acquisto di beni strumentali. Questo incentivo, operativo dal 2014, è progettato per favorire la modernizzazione e la competitività delle aziende, facilitando l’accesso al credito e incentivando investimenti strategici.

Rifinanziato dalla Legge di Bilancio 2025, prevede lo stanziamento di 400 milioni di euro per l’anno 2025, di 100 milioni di euro per l’anno 2026 e 400 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2029.

In questo articolo approfondiamo i dettagli della Legge Sabatini: chi può accedere, quali investimenti sono ammessi, che caratteristiche deve avere il finanziamento o leasing e come presentare la domanda.

Quali aziende possono beneficiare della Legge Sabatini?

Le agevolazioni previste dalla Legge Sabatini hanno l’obiettivo di sostenere la crescita del tessuto produttivo italiano e sono destinate alle micro, piccole e medie imprese, ovvero le aziende con meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo massimo di 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo che non supera i 43 milioni di euro. È fondamentale sottolineare che queste soglie non si applicano solo alla singola impresa, ma anche tenendo conto delle eventuali imprese associate e/o collegate facenti parte dello stesso parametro dimensionale.

Possono accedere alle agevolazioni tutte le aziende regolarmente iscritte al Registro delle Imprese, con sede operativa in Italia, non in liquidazione volontaria, né soggette a procedure concorsuali e senza aiuti illegali non rimborsati. Sono incluse tutte le attività produttive tranne quelle legate ai settori finanziario e assicurativo.

Nuova Sabatini: gli investimenti ammessi

La Nuova Sabatini copre investimenti per beni strumentali nuovi e ad uso produttivo come macchinari, impianti, attrezzature, software e tecnologie digitali. Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla trasmissione della domanda e, a seconda del settore di riferimento, devono perseguire degli obiettivi specifici, così definiti: 

Settore agricolo e rurale

  • Investimenti materiali o immateriali nelle aziende
  • Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Settore pesca e acquacoltura

  • Efficienza energetica e mitigazione del cambiamento climatico
  • Infrastrutture come porti di pesca e luoghi di sbarco
  • Commercializzazione e trasformazione dei prodotti ittici.

Altri settori produttivi

  • Creazione o ampliamento di stabilimenti
  • Diversificazione della produzione con nuovi prodotti
  • Trasformazione radicale dei processi produttivi
  • Acquisizione di stabilimenti chiusi o a rischio di chiusura, rispettando le condizioni di mercato.

Per tutti i settori è importante tenere a mente che i beni oggetto di agevolazione devono far riferimento a un’unica unità produttiva.

Spese ammissibili

Le spese ammissibili riguardano l’acquisto, tramite leasing o finanziamento, di beni strumentali nuovi, autonomi e ad uso produttivo, ubicati presso l’unità produttiva dell’azienda.

Gli investimenti devono essere conclusi entro 12 mesi dalla stipula del contratto di leasing/finanziamento e devono essere capitalizzati nel bilancio aziendale per almeno tre anni.

Nuova Sabatini: quali sono le caratteristiche dell’operazione di finanziamento e a quanto ammonta il contributo

Il finanziamento per l’acquisto di beni strumentali normato dalla Nuova Sabatini viene erogato tramite banche o intermediari finanziari convenzionati e deve rispettare i seguenti parametri:

  • durata del contratto minima di 2 anni e massima di 5;
  • copertura fino al 100% dell’investimento;
  • importo compreso tra €20.000 e €4 milioni.

L’importo del contributo concesso è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento di cinque anni e d’importo equivalente al finanziamento richiesto ad un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% per gli investimenti ordinari e del 3,575% per gli investimenti 4.0 e green. Il contributo reale pertanto corrisponde al:

  • 7,72% dell’importo dell’investimento per quelli ordinari;
  • 10,09% dell’importo dell’investimento per quelli 4.0 e green.

Per i finanziamenti pari o inferiori a 200.000 €, la quota spettante viene erogata in un’unica soluzione. Per importi superiori, invece, il contributo viene suddiviso in più rate annuali, fino al completo esaurimento entro il sesto anno dalla data di ultimazione dell’investimento.

Inoltre, l’agevolazione è cumulabile con il Credito d’Imposta per beni strumentali 4.0 e con il Piano Transizione 5.0.

Come presentare domanda per la Nuova Sabatini

Le domande possono essere presentate fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Le aziende, dopo aver individuato la banca o l’intermediario finanziario con il quale andranno a perfezionare il contratto di finanziamento o di leasing, devono trasmettere la richiesta tramite l’apposita piattaforma (benistrumentali.dgiai.gov.it), allegando la documentazione necessaria.

La Nuova Sabatini rappresenta un’opportunità strategica per le PMI italiane che desiderano innovare e crescere attraverso investimenti in beni strumentali. Grazie a questa agevolazione, le imprese possono ridurre i costi del credito e migliorare la propria competitività sul mercato. 

Per ottenere il massimo da questa iniziativa, è consigliabile affidarsi a consulenti specializzati come Mediantes, che possono guidare e gestire per il cliente ogni singola fase della pratica, dalla compilazione e l’invio della domanda alla richiesta di erogazione delle quote di contributo, liberando l’azienda da ogni onere e preoccupazione. Se desideri ulteriori informazioni o assistenza nella presentazione della domanda, contattaci oggi stesso.

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